Milano
2009
Concorso Internazionale di Progettazione di Housing Sociale
Progetto
Angelo Torricelli (capogruppo)
Mariateresa Rampi
Sara Riboldi
Marco Robecchi
Valerio Tolve
Carlotta Torricelli
Consulenti
Francesco Collotti
Serena Acciai
Mauro Boasso
Federica Granata
Renata Morbiducci
Sandro Scansani
Collaboratori
Mattia Appiani
Roberto Bonadeo
Nicolò Campanini
Davide Cusani
Stefania Monzani
Demetrio Scopelliti
Il progetto del nuovo borgo sostenibile di Figino ha il duplice obiettivo di rigenerare l’abitato esistente e, allo stesso tempo, definire il rapporto tra il costruito e la campagna verso via Novara. La proposta di addizione al borgo si inserisce in una più generale ipotesi di riqualificazione urbana e ambientale, capace di coniugare i temi della valorizzazione del luogo e della sostenibilità con il fabbisogno di alloggi sociali e la loro articolata potenzialità di relazioni.
Il principio insediativo si fonda sulle misure che l’abitato esistente è ancora in grado di esprimere, persino nei segni meno sicuri dell’attuale scomposto margine verso la campagna, fissati come limiti per l’ambito di intervento.
Case a terrazza (lungo l’allea alberata), casa doppia (bordo est), casa a corte (bordo ovest), coperti e case a patio (al centro) interpretano tipi e modi residenziali, rispecchiando criteri di variabilità e di facile adattabilità, ma soprattutto si aggregano in ragione dei diversi rapporti tra spazi privati/semiprivati e pubblici/semipubblici, indagando quali livelli di sostenibilità dal punto di vista sociale siano oggi perseguibili, anche alla luce – inutile nasconderselo – dei concetti di privacy e di senso della sicurezza che improntano il corrente immaginario abitativo.
La soluzione proposta indaga la forma e il carattere dello spazio pubblico, oltre le tradizionali figure urbane di strada e piazza, interrogandosi su quanto sia ancora attuale la lezione contenuta in alcuni magistrali esempi di vita comunitaria esibiti dalla cascina lombarda, dalle certose e dalle abbazie sulla linea dei fontanili, dai grandi vuoti contrapposti a segni unitari che hanno costruito il paesaggio.
Un corso pedonale, di larghezza variabile, struttura il sistema dello spazio pubblico e tiene insieme i diversi edifici di progetto.
Ad ovest il borgo assistito e le residenze speciali, organizzate attorno alla spazio centrale della corte ove gli elementi distributivi tradizionali della cascina lombarda e gli spazi tra gli alloggi, oltre a giocare un ruolo espressivo nella declinazione dei valori di comunità e di socializzazione, sono concepiti come wintergarten con funzione di volano energetico.
Ad est la casa doppia, edificio che per la mole si confronta direttamente con i grandi segni del paesaggio di pianura; sul podio contenete spazi collettivi per il nuovo quartiere e per il borgo esistente, si impostano due lame identiche giustapposte, i cui fronti, studiati in relazione alla migliore esposizione solare, presentano profonde logge o rade aperture nella scatola muraria.
Al centro del nuovo borgo un principio di città la cui sezione trasversale disegna il profilo che lentamente raccorda l’insediamento esistente con la campagna; l’allea alberata, con funzione anche di viabilità interna di distribuzione, un fronte di case in linea terrazzate, un corso pedonale di larghezza variabile che si apre verso le due opposte estremità, quindi una linea di case più basse cui si attesta, verso la campagna, un principio di insediamento ancora più rado di case a patio.
Pubblicazioni
F. Collotti, What’s home, in Aa. Vv., Firenze Social Housing. International Project Workshop, essays & works, Ediciones Asimétricas, Cartagena 2010;
Tensioni da comporre (nell’enfasi della costruzione sostenibile), in Aa.Vv., Il progetto di architettura fra didattica e ricerca, a cura di C. D’Amato, Polibapress, Bari;
Aa.Vv., Nuove forme per l’abitare sociale. Catalogo ragionato del Concorso Internazionale di Progettazione di Housing Sociale oper le aree di via Cenni e Figino a Milano, a cura di G. Ferri, L. Pacucci, E. Pero, Fondazione Housing Sociale, Milano 2011