Milano
2017
Concorso Internazionale di Progettazione
Progetto Terzo classificato
Progetto
Angelo Torricelli (capogruppo)
Carlo Castiglioni
Julia Georgi
Giovanni Comi
Gianluca Sortino
Consulenti
Enrico Caprotti (illuminazione)
Marco Robecchi (valutazione economica)
Massimo Mazzone (opere d’arte)
Collaboratori
Edoardo Bernasconi
Elisa Prusicki
Annachiara Stanga
Nel corso degli ultimi due secoli Piazza Castello ha perduto il carattere che fu dato dalla grande scena unitaria proposta in età neoclassica dal Canonica, con la definizione formale dello spazio tra il Castello e il perimetro irregolare degli isolati, risultante dalla demolizione dei baluardi.
Il progetto mira a restituire il carattere di “giardino urbano” dell’area, conferendo unitarietà al prolungamento di Via Dante in Largo Cairoli e in Via Luca Beltrami.
La scelta è di introdurre due “piani” a pianta rettangolare che caratterizzano Piazza Castello e il suo “atrio”, distinguendoli chiaramente dal Parco Sempione, contenuto nel limite delle mura medievali un tempo innestate sulla Ghirlanda, della quale sopravvivono solo alcuni resti dopo la demolizione avvenuta alla fine dell’Ottocento.
Si tratta di un’attenta riscrittura che vuole evocare il palinsesto e proporre una nuova immagine unitaria attraverso la composizione di parti cui viene conferita spiccata individualità: il podio alberato in Via Luca Beltrami; la banchina dell’emiciclo e il chiosco; il piano delle isole; il pomerio del Castello.
Il disegno di insieme del progetto si propone dunque quale fatto urbano unitario, prolungamento e conclusione dell’asse di Via Dante fino al Castello stesso, comprendendo i diversi “pezzi” – a partire dal monumento a Garibaldi, fino alla nuova fontana ad arco in prossimità di quella circolare esistente – così da restituire l’immagine coerente di una sistemazione sviluppata in lunghezza, che trova un antecedente nei Boschetti tardosettecenteschi di Porta Orientale. Peraltro la percezione del Castello non è alterata, anzi, l’alberatura del podio forma una sorta di filtro vegetale che si pone visivamente ai piedi del possente muro di facciata.
La testata verso il Castello di questo nuova sistemazione è costituita dal grande rettangolo, il piano delle isole, che prende le misure della corte maggiore e che evoca la stratificazione del suolo, esito delle demolizioni e dei reinterri che si sono susseguiti a partire dall’inizio dell’Ottocento. Difatti il piano seziona il suolo a quota leggermente inferiore all’attuale, facendo riemergere le grandi zolle rigonfie delle alberature e lo stesso cerchio della fontana.
L’emiciclo unitario dei palazzi eclettici viene rimarcato dalla pavimentazione, che sottolinea, attraverso l’uso dei materiali lapidei tipici nelle strade di Milano, i diversi usi compresenti: la strada di accesso ai palazzi e relativi androni di ingresso, la sede del tram, la sequenza di piani lastricati sui quali si svolgono le attività dei mercati, delle fiere, delle esposizioni.
I chioschi, con struttura in legno e rivestimento esterno in lamiera di rame, sono pensati come aediculae, cioè minuscole case. Il pomerio del Castello viene pavimentato con uno strato di porfido grigio posato a opus incertum, un magma che si rompe ove gli alberi lo spezzano con zolle di forma ettagonale.
Pubblicazioni
M. Mazzone, To Spoil a Choice, or the “Not-so-Strange” Case of Piazza Castello’s Competition, in “Metalocus”, https://www.metalocus.es/en/news/entry-piazza-castellos-competition-torricelli-castiglioni-georgi-comi-and-sortino;
https://divisare.com/projects/337933-torricelli-associati-angelo-torricelli-concorso-internazionale-di-progettazione-piazza-castello-foro-buonaparte
Quadri per Milano. Prove di architettura, a cura di G. Comi, Letteraventidue, Siracusa 2017;
A. Torricelli, Concorso Internazionale Piazza Castello-Foro Bonaparte, in A. Torricelli, Identità dell’architettura italiana, Diabasis, Parma 2017
Mostre
Esposizione dei dieci progetti selezionati, Castello Sforzesco, Sala Viscontea, Milano, 5-21 febbraio 2017;
Angelo Torricelli. Quadri per Milano. Prove di architettura, Facoltà di architettura di Palermo, 2017